E’ in corso la stipula di un contratto di collaborazione fra CLUIAS e Dipartimento d’Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa per lo studio di applicazioni industriali con l’uso della lente siliconica da loro messa a punto.
Infatti, come si può evincere dalle informazioni del DII “ dai laboratori del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa arriva la scoperta di un nuovo procedimento per sintetizzare delle lenti contenenti dei filtri ottici partendo da un polimero trasparente su cui vengono scritte con una stampante a getto di inchiostro delle nanoparticelle di un metallo nobile (oro o argento). Il procedimento, che di solito si misurava in giorni, in questo caso richiede circa un minuto, costa pochi centesimi e permette di ottenere risultati mai ottenuti prima.
La scoperta arriva dal team di Giuseppe Barillaro, docente di elettronica, e si basa sull’uso di ioni fluoro durante il processo di sintesi delle nanoparticelle sul supporto polimerico, in questo caso silicone, scelto per la sua versatilità e per il costo competitivo. La distribuzione e la densità delle particelle, che per la prima volta può essere variata in tempo reale, conferisce al prodotto risultante le sue proprietà ottiche. Fino ad ora, non era stato possibile farlo a causa della lentezza del procedimento di sintesi standard.
Il polimero siliconico si trova quindi ad avere nuove proprietà se “decorato” con nanoparticelle di argento, oro, o con una combinazione di entrambi, e può essere usato per la produzione di lenti con filtri ottici (ma non solo) basati sul fenomeno della risonanza plasmonica. Le proprietà dei filtri così ottenuti non dipendono dalla curvatura o dall’angolo di incidenza della luce, ma dalla densità e dalla distribuzione delle nanoparticelle sul polimero.”
L’interesse di CLUIAS è quello di mettere a punto applicazioni dedicate al controllo della qualità delle acque e degli oli industriali.